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Probabilmente ogni IT Manager che ha avuto, negli ultimi anni, la necessità di gestire la produttività e le esigenze degli utenti mobili, avrà già sentito parlare di RDS o Remote Desktop Services. Sicuramente molti di loro avranno poi installato ed eseguito il deploy nel proprio DataCenter con il proprio Hardware.

Quello di cui vi parlerò in questo articolo, è di come oggi possiamo, con le nuovissime funzionalità di Windows Server 2016. eseguire questi deployments nel Cloud di Microsoft, beneficiando di elasticità, scalabilità e riduzione dei costi.

Si è anche concluso da qualche giorno Ignite 2016 ad Atlanta e Scott Manchester, Principal Program Manager del team di RDS, nelle sue sessioni “Get updates to Remote Desktop Services in Windows Server 2016 and Azure” e “Deploy and manage remote desktop services roles in Microsoft Azure and partner-hosted clouds” ha annunciato e mostrato tutte le incredibili novità, in ambito RDS presenti in Windows Server 2016 e in Azure.

Le novità si concentrano principalmente in tre aree:

  1. Graphic Performance
  2. Scalabilità
  3. Ottimizzazione per il cloud
Graphic Performance

Parlando delle nuove performance grafiche ha introdotto una nuova tecnologia che sarà inclusa in WS2016 chiamata Direct Device Assignment (DDA). Con DDA si può mappare fisicamente una GPU all’interno di una VM, in modo da sfruttare tutta la potenza grafica dei Drivers nativi della scheda. Inoltre con DDA avrò anche piena compatibilità per le applicazioni che usano intensamente la GPU (come Solid Works, Autocad, Adobe Illustrator) andando di fatto a lavorare fisicamente sulla scheda grafica montata sull’host.Anche se questa nuova tecnologia è nata con una stratta collaborazione con Nvidia è un “open Standard” cioè aperta a qualsiasi altro costruttore.

Altri miglioramenti, sempre in ambito grafico, sono quelli legati alla tecnologia chiamata Remote FX, già presente in Windows Server 2008R2 e migliorata di build in build per workload intensi come quelli menzionati in precedenza. Ora a Windows Server 2016 Remote FX sono stati aggiunti numerosi miglioramenti come

  • l supporto a Open GL 4.4 e Open CL 1.1,
  • ora si può assegnare più di 1 Gb alla Vram per sessione VDI

Inotre sono state ufficialmente lanciate in Azure (al momento in preview)le VM N-SKU con performance grafiche davvero eccezionali! Per saperne di più in merito potete visitare gpu.azure.com e simulation.azure.com

Scalabilità

Si è anche lavorato molto per migliorare la scalabilità e in particolar modo sul ruolo di “Connection Broker”, il vero fulcro e motore di un deploy RDS.

Le novità per quanto riguarda la scalabilità sono davvero interessanti e vengono incontro sia alle piccole realtà che alle grosse aziende. Per le PMI la novità più interessante è la possibilità di mettere il CB in HA utilizzando un database in un SQL Server Cluster esistente o utilizzare il servizio di Azure SQL Server.

Il CB è responsabile tra l’altro di gestire le connessioni di tutti gli utenti che si collegano ad un’infrastruttura RDS. Infatti, nelle versioni precedenti, all’inizio nell’orario lavorativo (“9 am scenario” o “log on storm”), quando tutti gli utenti si collegavano contemporaneamente, in alcuni casi si poteva “accusare” un rallentamento e disconnessioni delle sessioni. In una demo durante la sua sessione, Scott M., ha simulato la connessione contemporanea di 1000 utenti con nessuna connessione andata in fail. Quindi possiamo dedurre che WS2016 è prontissimo per il deployment sia in ambienti piccoli, sia in quelli molto grossi. (dicono infatti di aver testato anche ambienti con 10000 utenti).

Ottimizzazione per il cloud

Una grossa parte di investimenti in Windows Server 2016 è stata spesa per renderle il prodotto “ottimizzato e pronto” per il cloud. In ambito RDS quando parliamo di ottimizzazione  per il cloud significa rendere estramamente facile il deploy dell’ambiente su Azure. Questo è reso possibile dai Template, cioè veri e propri script powershell da lanciare per deployare in Microsoft Azure il prorpio ambiente.

I template sono raggiungibili dal portale di Azure – Resources – Templates o cliccando direttamente su questo link: https://azure.microsoft.com/en-us/documentation/templates/?term=RDS. Per chi volesse approfondire può visitare la pagina di documentazione a questo link: https://azure.microsoft.com/it-it/documentation/articles/resource-manager-template-best-practices/

Si è inoltre parlato anche dell’annuncio della partnership con Citrix per costruire in Azure la “next generation” di Azure Remote App e VDI utilizzando client W10 e RDP 10.2 in Azure.

Per chi avesse il piacere di provare la nuova build: Aka.ms/GetWindowsServer2016

What’s new in Windows Server 2016 for RDS
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